trepido
trèpido agg. [dal lat. trepĭdus, der. di una radice indoeur. *trep- che esprime un movimento affrettato, agitato]. – 1. letter. Pieno di ansioso timore o di sollecito e affettuoso interessamento: i figli s’erano raccolti t. intorno al padre malato; le sue compagne Le fur trepide intorno (Caro), a Camilla morente; timoroso, inquieto: vegliano Per te in novelli pianti Trepide madri (Foscolo); tremante per la propria sorte o per un pericolo imminente: coraggio Dando fra l’alte minaccianti spume Al t. nocchier (Parini). Più com., in usi estens., che rivela la trepidazione interna: la madre segue i primi passi del figlio con t. affetto, con sguardo t.; che è misto ad ansia, a timore: t. speranze; La procellosa e trepida Gioia d’un gran disegno (Manzoni). 2. poet. Che trema o tremola o vibra (materialmente): Ne la stagion che la frondosa vesta Vede levarsi e discoprir le membre Trepida pianta, fin che nuda resta (Ariosto); Ed ecco la macchina [il girarrosto] parte Da sé, col suo t. intrigo (Pascoli); e con sign. via via meno materiale: cresce in tanto ... Il t. agitar de i duo ventagli (Parini), il movimento rapido che tradisce l’interna agitazione; Dalle squarciate nuvole Si svolge il sol cadente, E, dietro il monte, imporpora Il t. occidente (Manzoni), l’occidente palpitante di luce. ◆ Avv. trepidaménte, con animo trepido, con trepidazione: attendeva trepidamente di conoscere l’esito delle analisi cliniche.