trequarti
s. m. [grafia unita di tre quarti]. – 1. Strumento chirurgico foggiato a punteruolo, con punta acuminata formata da tre superfici triangolari, rivestito da una cannula amovibile; si usa prevalentemente nella paracentesi addominale infiggendolo attraverso le pareti della cavità e ritirandone, quindi, il punteruolo; la cannula, rimanendo in situ, permette la fuoriuscita della raccolta liquida. 2. Soprabito da donna che lascia scoperta una parte della gonna o dell’abito sottostante: un t. di renna. In funzione attributiva: pelliccia, giaccone, giacca trequarti. 3. Nel rugby, ciascuno dei quattro giocatori (due al centro e gli altri due, rispettivam., all’ala sinistra e all’ala destra) il cui gioco è basato sull’abilità e velocità nella corsa, nel passaggio della palla e nello sfruttare ogni varco aperto fra i giocatori (il termine indica la posizione da essi occupata in relazione all’immaginario asse longitudinale dello schieramento). 4. In grafia quasi sempre divisa (tre quarti, talora usata anche per il sign. 2, più raram. per l’1 e il 3): tre quarti d’ora, 45 minuti, e quindi alle otto e tre quarti, alle ore 8 e 45′; con uso assol., sono i tre quarti, ci vediamo ai tre quarti (o in questi casi anche i trequarti, ai trequarti) s’intende per lo più, ma non necessariamente, le 12 e 45′. In fotografia, e anche nel disegno e nella pittura, ritratto di tre quarti, in cui il soggetto si presenta in posizione intermedia tra la faccia e il profilo (analogam., fotografare, ritrarre di tre quarti, mettersi di tre quarti).