trespolo
tréspolo s. m. [lat. tardo trespes -pĕdis, forma pop. per il lat. class. tripes -pĕdis, comp. di tres «tre» e pes «piede»]. – 1. Arnese formato di un piano o altro supporto, sostenuto da tre (o anche quattro) piedi, usato soprattutto come sostegno di tavole (per mensa o letti improvvisati), di ponti da muratore, di vasi o altri oggetti domestici, di mobili da accomodare, come dimora abituale del pappagallo o di altro uccello domestico, oppure come sgabello: un’asse appoggiata su due t. gli fece da letto per quella notte; si sedette su un t. traballante; i venditori di palloni legati al filo, di girandole di carta, di trombe e di fisarmoniche infantili, girano con i loro t. colorati (Pratolini); [l’uomo dei cuscini] passava sotto i finestrini un minuto prima della partenza, spingendo davanti a sé il t. a rotelle coi guanciali appesi (I. Calvino). 2. fig. Macchina, vettura, congegno fuori uso o in pessime condizioni, o comunque poco funzionante: In uno di quei t. ritinti E battezzati poi per ‘Diligenze’ (Giusti); buttalo via quel t., e cómprati una moto nuova; è un t., questo registratore di cassa! ◆ Dim. trespolétto, trespolino.