tricotomia1
tricotomìa1 s. f. [comp. del gr. τρίχα «in tre parti» e -tomia, sul modello di dicotomia; cfr. gr. τριχοτομέω «tagliare in tre parti»]. – Divisione in tre parti, in tre sezioni o elementi. In partic.: 1. Nella logica filosofica, il procedimento per cui un concetto viene diviso non in due concetti più particolari (come nella dicotomia), bensì in tre. 2. In botanica, tipo di ramificazione a cima, nel quale l’asse principale reca tre rami sottostanti all’apice. 3. In matematica, il verificarsi di una e una sola di tre possibilità (per es., a > b, a = b, a 〈 b, dove a e b sono numeri reali). Il termine è usato, in partic., nella teoria degli insiemi per esprimere che, nel confronto tra due insiemi E ed I, vi sono solo tre casi possibili, che si escludono a vicenda: 1) I ed E hanno la stessa potenza, cioè si può stabilire una corrispondenza biunivoca tra i due insiemi; 2) I ha potenza maggiore di E; 3) I ha potenza minore di E.