trinca
s. f. [dallo spagn. trinca, der. di trincar «legare strettamente»]. – 1. In marina, robusto collegamento di due o più parti mediante cavo o catena, a più passate, fitte e parallele, tesate al massimo: t. del bompresso, collegamento tra il piede del bompresso e il dritto di prua; trinche dell’invasatura, cavi di canapa che legano simmetricamente le colonne dell’invasatura passando sotto la chiglia della nave sullo scalo, dette anche embrici; trinche dei vasi (più comunem. dette bozze, v. bozza2), quelle che trattengono a terra le testate dei vasi, fino all’istante nel quale si tagliano, lasciando libera la nave di scivolare in mare. 2. Navigare alla t., riferito nel linguaggio marin. a velieri, lo stesso che navigare alla cappa (v. cappa1, n. 3 c), cioè con le vele disposte il più vicino possibile alla direzione del vento, in modo da ridurre al minimo la velocità. 3. Di trinca, locuz. avv. e agg. diffusa nell’uso di alcune regioni soprattutto nelle espressioni nuovo di trinca, nuovo di zecca, nuovissimo; e, più raram., tagliare, lasciare di trinca, o sim., di colpo, di botto. Non è chiara la connessione semantica di queste locuz. con i precedenti sign. della voce.