trincea
trincèa (ant. trincèra e trincièra) s. f. [dal fr. tranchée, der. di trancher «tagliare» (v. trinciare)]. – 1. a. Opera di fortificazione campale formata da uno scavo a sezione trapezoidale e andamento longitudinale, all’incirca parallelo al fronte di combattimento, munito di un rialzo antistante ottenuto con la stessa terra scavata: è un elemento di difesa che le fanterie costruiscono per proteggersi nella guerra di posizione e anche nelle soste della guerra di movimento; spesso è costituita da varî elementi collegati fra loro da una completa rete di camminamenti e protetti, nella parte antistante il terrapieno, da uno o più ordini di reticolati di filo di ferro spinato: scavare una t.; fortificare, fortificarsi con trincee; Impon che sian le tende indi munite E di fosse profonde e di trinciere (T. Tasso); guerra di t., lo stesso che guerra di posizione (e con riferimento a guerra di posizione, in trincea è spesso usato come equivalente di al fronte). b. In patologia medica, febbre delle t., altro nome della febbre quintana (v. quintana1). 2. fig. Condizione assai disagiata o molto difficoltosa e pericolosa in cui si è costretti a operare e a vivere, spesso in una situazione di diffidenza e di ostilità: fra rapine e violenze siamo un po’ tutti in t., ci si sente tutti in trincea. 3. Nelle costruzioni stradali, scavo a sezione trapezia e andamento longitudinale che si opera nel terreno in corrispondenza dei tratti di una strada la cui piattaforma deve essere disposta a quota più bassa di quella del piano di campagna. ◆ Accr. trinceróne m. (v.).