trivella
trivèlla s. f. [lat. pop. tardo terebella, dim. di terĕbra «trapano, succhiello» (e anche terebellus, come dim. della forma terĕbrum, da cui trivello), der. del tema di terĕre «sfregare»]. – 1. Arnese di acciaio (in questo sign. anche trivello s. m.), che serve a praticare fori nel legno (sinon. generico di succhiello), o anche nelle forme di parmigiano e di altri formaggi stagionati, per controllarne la maturazione e la qualità. 2. a. Utensile o strumento usato per praticare fori a piccola profondità nel terreno, per sondaggi o per estrarne campioni, per la posa di pali, ecc., formato da un’asta di acciaio con l’estremità a scalpello o a vite che viene alzata e abbassata ripetutamente, facendola ruotare a ogni movimento. b. Sinon. meno com. e meno proprio di sonda, come macchina per scavare fori profondi nel terreno (per es., nello scavo di pozzi petroliferi).