trivio
trìvio s. m. [dal lat. trivium, comp. di tri- «tre» e via «via»; cfr. trebbio]. – 1. Punto d’incontro di tre strade: al primo t. che trovi, prendi la strada di destra; ogni strada, ogni borgo, ogni t. si vide seminato di verdi mirti (Sannazzaro); Né il sì lodato verso Vile cocchio ti appresta Che te salvi a traverso De’ trivi dal furor de la tempesta (Parini). Con valore spreg. (in relazione alla volgarità delle persone che frequentavano i trivî, vi commerciavano e vivevano), maniere, parole, parolacce, espressioni da trivio, sguaiate, peggio che volgari (v. triviale, e cfr. l’analoga locuz. da strada). 2. Nel medioevo, furono dette arti, o meno spesso scienze, del t. (o ellitticamente il t., il T.) le tre arti liberali grammatica, dialettica, retorica, in contrapp. alle arti del quadrivio, cioè aritmetica, geometria, astronomia, musica: a li sette primi [cieli] rispondono le sette scienze del Trivio e del Quadrivio (Dante). 3. In zoologia, la parte ventrale del corpo di un’oloturia, comprendente i tre raggi ambulacrali che poggiano sul substrato, i cui pedicelli sono spesso provvisti di ventose per la locomozione.