tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione meno com. di tronco di un solido (di cono, di piramide, ecc.), per cui v. tronco2. Nelle stazioni ferroviarie, binario t. (detto più spesso binario morto), binario che a una estremità si arresta contro un paraurti, utilizzato per lo stazionamento di carri o per la partenza e l’arrivo dei treni nelle stazioni di testa. In senso fig., parole t., non pronunciate intere, interrotte dallo sdegno, dall’emozione, dal timore, ecc.: ci narrò con parole t. la sua paurosa avventura; del convulso piede Udrai lo scalpitar breve e frequente, Non senza un t. articolar di voce Che condanni e minacci (Parini); analogam., notizie t., incomplete, slegate. In grammatica, parole t., che hanno l’accento sulla sillaba finale (per es., venerdì, virtù, caffè); per estens., verso t., il verso che termina con parola tronca. b. In molti casi, tronco è, o si può intendere, un part. pass. di troncare senza suffisso (equivalente perciò a troncato): Che tronca fe’ la trïonfata nave Del maggior pino (Foscolo); spec. col secondo sign. di troncare «recidere, mozzare» (riferito quindi alla parte che è stata troncata): E ’l capo tronco tenea per le chiome (Dante); e in usi fig.: parecchi sentieri, ancorché tronchi in molti luoghi (Leopardi), interrotti; Ebbe tra ’ bianchi marmi la spelonca Per sua dimora; onde a guardar le stelle E ’l mar non li era la veduta tronca (Dante), tolta, impedita; sentirsi le braccia, le gambe t., affaticate, rotte, malferme. 2. Con uso sostantivato nella locuz. avv. in tronco, senza dare o senza avere il dovuto compimento: lasciare in t. un discorso, un lavoro, un affare, lasciarlo a mezzo, interromperlo a un tratto, senza condurlo a termine; chiedevo che ... mi si considerasse almeno autorizzato a non abbandonare in t. i malati attualmente in cura (C. Levi); con verbo intr.: i lavori sono rimasti in t.; anche riferito a persona: perse il filo del discorso e restò lì in t., senza saper proseguire. Per quanto riguarda il licenziamento in t., cioè senza preavviso, a decorrenza immediata, v. licenziamento.