troncone
troncóne s. m. [der. di troncare; in qualche accezione è sentito come accr. di tronco2]. – 1. La parte di un tronco d’albero che resta nel terreno dopo che l’albero è stato spezzato (da un fulmine, dalla bufera). Con sign. più generico, in usi poet., sinon. di tronco (nei due passi seguenti, è incerto se la parola vada intesa con l’una o con l’altra accezione): I’ l’ho più volte ... sopra l’erba verde Veduto viva, e nel troncon d’un faggio (Petrarca); Stanco mi appoggio or al troncon d’un pino (Foscolo). 2. a. La parte che resta di un arto amputato, moncone: il t. della gamba, del braccio, e un t. di gamba. b. La parte più grossa, o uno qualsiasi dei pezzi, di un oggetto lungo (bastone, asta, lancia, ecc.) che si sia spezzato: La lancia al cielo andò rotta in tronconi (Berni). 3. Lo stesso che tronco2 nel sign. 3 d.