tronfio
trónfio agg. [der. di tronfiare]. – Gonfio di superbia, pieno di sé, nell’aspetto e soprattutto nel modo d’incedere: avanzava t. e impettito; più genericam., andare t., essere e mostrarsi superbo di qualche cosa: questi ladri di donne altrui ... vanno tronfi delle loro conquiste come gli zulù e i pellirosse si vantano delle cuticagne strappate ai nemici (De Marchi); fig., stile t., una prosa t., ampollosi, retorici. Raro e ant. con il sign. di gonfio in senso fisico: dal rotolarsi che facevano m’accorsi che [quei microrganismi] erano anche più t. e corpacciuti degli altri da me prima veduti (Spallanzani). ◆ Accr. e spreg. tronfióne, come s. m. (f. -a), persona per lo più di notevole mole che incede tronfia per vanità. ◆ Avv. tronfiaménte, con tronfiezza, con atteggiamento o in modo tronfio.