tuffo2
tuffo2 s. m. [der. di tuffare]. – 1. L’azione di tuffare, e più com. l’atto, il fatto di tuffarsi riferito a persone o animali: fare un t. in mare, nel fiume; scherz., un t. involontario, di chi cade accidentalmente in acqua; i t. del martin pescatore, delle rane nello stagno. Come attività e pratica sportiva (sport dei t.): campionati di tuffo, dei t.; t. dal trampolino (elastico) o dalla piattaforma (rigida), t. da fermo o con rincorsa, t. in avanti o all’indietro; t. a posizione tesa, carpiata, raggruppata; t. rovesciato, t. ritornato, t. dalla verticale, t. con doppio salto mortale. In usi estens. e fig., l’atto di gettarsi con impeto, di lanciarsi: il t. del portiere, nel gioco del calcio, per parare il pallone basso (parare in tuffo); fare un t. nel vuoto, precipitare; fare un t. nel passato, tornarvi con la memoria; gettarsi, buttarsi a tuffo su qualche cosa, cercare di afferrarla rapidamente o di impadronirsene con avidità (e in senso più astratto, intraprenderla con rapidità e decisione). 2. Riferito a cosa: la vettura, dopo il t. nel lago, riemerse e poi cominciò ad affondare; il t. dei remi, la loro immersione nell’acqua; t. dei proiettili, colonna d’acqua prodotta dalla caduta dei proiettili in mare (molto importante per l’osservazione degli «scarti»). In aeronautica, discesa repentina e veloce effettuata da un velivolo con un angolo di picchiata intorno a 80° (sinon. di picchiata o di affondata): scendere (o gettarsi) in tuffo, bombardamento a tuffo. In senso fig., t. al cuore, t. del sangue, particolare sensazione di violenta pulsazione cardiaca, provocata da emozioni improvvise: nel vedermelo davanti così all’improvviso provai un t. al cuore; per lo stupore, il sangue mi fece, o mi diede, un t.; la poveretta s’era sentito un t. nel sangue al vederlo (Verga). ◆ Dim. tuffétto, tuffettino.