tunnel
tùnnel s. m. [dall’ingl. tunnel 〈tḁnl〉, che è dal fr. ant. tonnel (corrispondente al mod. tonneau «botte»), per la caratteristica forma del tetto della galleria]. – 1. a. Sinon. di galleria e, in qualche caso, di traforo, largamente affermatosi nell’uso, e spesso predominante, per indicare un passaggio sotterraneo artificiale, soprattutto come sede stradale e ferroviaria (e poi in varî sign., anche specifici, estens. e fig.): il t. del Gottardo, del Sempione; i continui tunnel dell’autostrada o della ferrovia della riviera ligure; il t. sottomarino della Manica, che unisce la Gran Bretagna alla Francia; imboccare un t., uscire dal t.; nei t. è obbligatorio accendere i fari; i t. di una miniera. In medicina, malattia dei t., sinon. di anchilostomiasi (in quanto la malattia si manifestò endemicamente tra i lavoratori addetti al traforo del Gottardo). b. fig. Situazione o condizione negativa, gravemente pericolosa, dalla quale è difficile uscire o il cui superamento è comunque, o appare, molto lontano nel tempo; soprattutto nelle espansioni entrare o essere nel t., uscire dal t. (della droga, della malattia, dell’inflazione, della crisi economica, ecc.). Con sign. diverso, nel linguaggio economico-finanziario internazionale, la fascia di oscillazione entro la quale possono fluttuare, rispetto alla moneta base di riferimento, le monete dei varî stati aderenti al «Fondo monetario internazionale». Con altro uso fig., nel gioco del calcio, fare il t., superare l’ostacolo di un avversario facendogli passare il pallone tra le gambe. 2. estens. Denominazione di passaggi, apparecchi, impianti e strumenti a forma di tunnel, o con funzioni analoghe a quelle di un tunnel: a. Nelle costruzioni navali, la galleria per l’albero dell’elica. Analogam., nelle autovetture, tunnel o t. della trasmissione, il canale ricavato nel pavimento per l’alloggio dell’albero di trasmissione. b. In aerodinamica, t. aerodinamico, lo stesso che galleria aerodinamica; in marina, t. idrodinamico, lo stesso che galleria idrodinamica (v. gallerìa, ai nn. 3 e 4). c. In termostatica, t. frigorifero, tipo di surgelatore continuo in cui i prodotti da surgelare vengono introdotti mediante un nastro trasportatore. d. Forno a t. (o a canale), tipo di forno largamente usato, con forme e denominazioni particolari, nell’industria ceramica, siderurgica, chimica, alimentare, costituito da una lunga galleria attraverso la quale, su nastri trasportatori, rulli, carrelli, ecc., viene lentamente fatto passare il materiale da trattare e sulle cui pareti sono opportunamente disposte fonti di calore (il calore emanato dal materiale in uscita viene recuperato sotto forma di aria calda e usato per il preriscaldamento del materiale in entrata). e. T. di lavaggio, impianto di lavaggio per autovetture di cui sono dotate alcune stazioni di servizio; ha la forma di una breve galleria nel cui interno sono sistemati i getti d’acqua e le spazzole rotanti che provvedono al lavaggio delle vetture mentre avanzano lentamente da un’estremità all’altra. f. In anatomia, t. aponeurotico (detto più com. t. carpale), canale costituito da fasci fibrosi interposti tra le aponeurosi palmari superficiale e profonda della mano, nel quale decorrono i tendini dei muscoli flessorî. 3. Con funzione appositiva, in fisica, effetto t., fenomeno, tipicamente quantistico, per cui una particella ha una probabilità diversa da zero di superare una barriera di potenziale anche quando la sua energia è minore del valore massimo della barriera di potenziale; su tale effetto si basa il funzionamento del diodo t., nel quale la profondità della regione di carica spaziale intorno alla giunzione è estremamente ridotta a causa di un drogaggio molto elevato, per cui la conduzione ha luogo anche in condizioni di polarizzazione inversa (contrariamente a ciò che avviene in un normale diodo): la zona di funzionamento caratteristica del diodo tunnel è quella per piccole polarizzazioni dirette (fino a qualche centinaio di milliVolt) dove la conduttanza dinamica varia rapidamente, assumendo anche valori negativi. Microscopio a effetto t., microscopio ad altissimo fattore di ingrandimento (anche superiore a quello del microscopio elettronico) basato sul fatto che tra due conduttori, se molto vicini, passa per effetto tunnel una corrente elettrica anche in assenza di contatto; nel microscopio, una punta molto acuta esegue uno scanning del campione essendo mantenuta alla distanza suddetta da un dispositivo di regolazione che retroagisce sulla punta ad ogni minima variazione di corrente: l’apparato è così sensibile che un calcolatore elettronico legge e visualizza su uno schermo spostamenti della punta dell’ordine delle dimensioni atomiche.