tuono2
tuòno2 (pop. tòno; ant. tròno e truòno) s. m. [der. di tuonare, tonare]. – 1. Fenomeno acustico tipico dei temporali, provocato dalla rapida e violenta espansione dell’aria riscaldata dalle scariche elettriche (fulmini) percepito, se la scarica è stata relativamente vicina, come un rumore forte e secco (fragore, scoppio del t.), altrimenti come un lungo rumoreggiare (dovuto ai successivi echi tra nube e nube e tra nubi e terra), che può durare anche varî secondi (rombo o brontolio del t.): senti che tuoni?; a un tratto, con fulmini e t. paurosi, scoppiò il temporale; si sentì un t.; echeggiò, rimbombò un t.; si sentivano in lontananza brontolare i t.; Come nell’arsa state il tuono s’ode Che di lontano mormorando viene (Parini); A un tratto, col fragor d’arduo dirupo Che frana, il tuono rimbombò di schianto (Pascoli). In usi letter. e poet., è usato a volte per indicare il fulmine: la ardente fucina di Vulcano, ove li ignudi Ciclopi sovra le sonanti ancudini battono i tuoni a Giove (Sannazzaro). 2. estens. e fig. a. Rumore forte e cupo, fragore, rimbombo: il t. del cannone, delle artiglierie; ’n su la proda mi trovai De la valle d’abisso dolorosa Che truono accoglie d’infiniti guai (Dante; ma nell’edizione da noi seguita si legge ’ntrono); Parve un tuono la voce, e ’l ferro un lampo Che di folgor cadente annunzio apporte (T. Tasso); voce di tuono, tonante. b. In aerotecnica, t. (o, con termine onomatopeico inglese, bang) sonico, effetto di scoppio determinato dalla repentina variazione di pressione dell’aria dovuta all’onda d’urto provocata da un aeromobile in volo a velocità supersonica.