turcofono
agg. Che parla la lingua turca. ◆ Lo straordinario know-how israeliano in materia di irrigazione agricola in climi aridi è particolarmente ricercato da paesi come l’Uzbekistan, Stato turcofono con gravi problemi di approvvigionamento idrico per le proprie coltivazioni estensive di cotone. (Foglio, 23 febbraio 1999, p. 3) • Si diceva che Mosca volesse soltanto difendere lo «spazio ex sovietico» da infiltrazioni islamiche (laiche), che avrebbero portato le repubbliche turcofone dell’Asia centrale verso l’Occidente. (Mattino, 17 settembre 2001, p. 6, Primo piano) • Oggi la Turchia è un centrale punto di riferimento per numerosi Paesi turcofoni e musulmani e in questo senso esercita un ruolo importante per l’Europa, che dovrebbe riflettere prima di respingerla verso posizioni di islamismo radicale, di cui molti temono l’avanzata nelle imminenti elezioni. (Claudio Magris, Corriere della sera, 21 dicembre 2006, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. turco con l’aggiunta del confisso -fono.