turibolo
turìbolo (ant. turrìbolo) s. m. [dal lat. turibŭlum, der. di tus turis «incenso»]. – Piccolo recipiente di argento o di metallo argentato, di forma varia ma per lo più dotato di coperchio e di attacchi per tenerlo sospeso a tre catenelle, usato nelle funzioni religiose cattoliche (ma anche di altri riti e culti) per bruciarvi, sopra un sottile strato di brace, l’incenso, e spanderne intorno il fumo profumato (è chiamato anche, con termine meno tecn., incensiere): un t. rinascimentale finemente cesellato; agitare il turibolo. In senso fig., non com., dare il t., adulare (cfr. il più com. incensare): vien qui tutti i giorni a dare il turibolo sotto al naso del marchese (Rovani).