tuta
s. f. [abbrev. e adattam. del nome fr., tout-de-même, di questo indumento, ideato nel 1919-20 dal pittore futurista Thayaht (pseudonimo di Ernesto Michahelles), al quale, secondo alcuni, si deve attribuire anche la coniazione del neologismo, che riprodurrebbe, schematizzato, il modello dell’indumento, mediante una grande T sovrapposta a una U ad angoli retti, col taglio divaricante dei calzoni che rappresenterebbe una A]. – Indumento costituito da casacca e pantaloni, anche uniti in un solo pezzo, con tasche e apertura sul davanti a bottoni o a cerniera lampo; indossata generalm. dagli operai sopra gli abiti normali per evitare di sporcarli durante il giorno o per preservarli da particolari condizioni ambientali, è usata anche da sportivi, militari, persone che svolgono mansioni speciali, o a volte come capo pratico, comodo, disinvolto: t. da lavoro; una t. blu, azzurra, grigia (per metonimia, le t. blu, gli operai); indossare, togliersi la t.; t. di amianto (usata un tempo dai vigili del fuoco); t. di gomma, di sostanze plastiche, per sommozzatori; t. sportiva; t. per corridori motociclisti, automobilistici; t. per militari; t. impermeabili, t. mimetiche; t. spaziali, per gli astronauti; t. di volo, per gli aviatori. ◆ Dim. tutina (v.).