ugola
ùgola (ant. ùvola; letter. o scient. ùvula) s. f. [lat. tardo ūvŭla, dim. di uva «uva»]. – 1. In anatomia, prolungamento mediano e verticale del margine inferiore del velo palatino, che, sotto forma di eminenza cilindrica o conica, pende nello spazio angolare formato dall’epiglottide e dalla base della lingua: può essere deviata a destra o a sinistra, talora è spiroidale, talora bifida. In fonetica, l’ugola interviene nell’articolazione dei suoni, distinguendo, a seconda che sia alzata (e poggiata sulla faringe) ovvero abbassata, suoni rispettivamente orali e nasali e concorrendo a produrre le consonanti uvulari. 2. Locuzioni fig., nelle quali indica genericam. la gola: ho voglia di bagnar l’u., di rinfrescarmi l’u., scherz., di bere; cantante dall’u. d’oro o, assol., un’u. d’oro, cantante di squisita voce. 3. Per somiglianza di forma, in anatomia: a. U. del verme (o del cervelletto), la parte anteriore del verme inferiore, nel cervelletto. b. U. vescicale, la parte più sporgente del trigono vescicale.