ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento religioso, civile e politico-militare dei protestanti calvinisti che, dal 1535 al 1628 (e in partic. dal 1560 al 1598), si batté in Francia, in lunghe guerre, per la restaurazione delle libertà feudali contro l’assolutismo regio. Il movimento subì un grave colpo con la strage della notte di san Bartolomeo (dal 23 al 24 agosto 1572), durante la quale, su istigazione di Caterina de’ Medici e del duca Enrico I di Guisa, furono massacrati dai cattolici a Parigi e nella provincia circa 20.000 ugonotti, e si esaurì con la promulgazione dei due editti di tolleranza di Nantes (1598) e di Nîmes (1629). In funzione di agg.: le comunità u.; la severa morale ugonotta.