ultra2
ultra2 〈ültrà〉 s. m. e f., fr. [dalla prep. lat. ultra «oltre»] (pl. ultras 〈ültrà〉). – 1. Nella Francia della Rivoluzione ha originariamente indicato, come abbrev. di ultrarévolutionnaire, ultrapatriote, ecc., chi spingeva all’eccesso la propria ideologia e prassi politica; in seguito, durante la Restaurazione, ha indicato (in questo caso come abbrev. di ultra-royaliste) i partigiani intransigenti della monarchia assoluta, avversarî della Carta costituzionale concessa da Luigi XVIII nel 1814. Nel secondo dopoguerra, a partire dal 1950, ha assunto in Francia il sign. di «nazionalista intransigente, oltranzista»: un ultra, una ultra di un raggruppamento paramilitare; gli ultras di Algeri. 2. In Italia, dove è più com. l’adattamento ultrà, invar., è usato nel linguaggio polit. con il sign. di «oltranzista, estremista» (sia di destra sia di sinistra), e in quello sport. e giornalistico per indicare un tifoso fanatico di una squadra di calcio, spesso appartenente a gruppi organizzati (che così denominano sé stessi), autore di atti di vandalismo e di violenza contro appartenenti e sostenitori della squadra avversaria: dopo gli scontri davanti allo stadio la polizia ha arrestato una decina di ultras.