ultraleghista
agg. Che è schierato sulle posizioni estreme della Lega Nord, o ne costituisce l’espressione. ◆ Sapete che dice una ricerca fatta nel ’92 nelle province ultraleghiste di Bergamo e Lecco dall’Aaster? Lo ricorda lo stesso [Paolo] Rumiz: «La figura istituzionale più odiata non è il colonnello della Tributaria e nemmeno il prefetto. È il bibliotecario comunale». Il quale, «agli occhi del montanaro lumbard, è la somma di tutte le ignominie: uno statale, un intellettuale, un parassita improduttivo». (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 28 marzo 1998, p. 9, Politica) • Risott e luganega, cassouela, busecca, vin rus. Ma soprattutto pulenta de pomm, vera specialità di Lazzate. Dovranno essere sfornati solo piatti di cucina padana, nel nuovo ristorante che aprirà nel centro di Lazzate, in un locale di proprietà del Comune. Lo ha deciso Cesarino Monti, sindaco (e senatore) «ultraleghista» del paesino di cinquemila anime a 19 chilometri da Como e a 25 da Milano. (Marco Mologni, Corriere della sera, 26 ottobre 2003, p. 47, Lombardia) • Scritte naziste sono comparse sui muri di Treviso dopo che il consigliere comunale Giorgio Bettio aveva suggerito metodi nazisti contro gli immigrati; alle scuse di Bettio era seguita la dichiarazione su Telenordest di Mariangelo Foggiato, erede di Giorgio Panto alla guida dell’ultraleghista Progetto Nordest: «Anche nelle misure più drastiche del nazismo e del fascismo c’era qualcosa di buono». (Laura Eduati, Liberazione, 9 dicembre 2007, p. 4, Attualità).
Derivato dall’agg. leghista con l’aggiunta del prefisso ultra-.
Già attestato nella Stampa del 5 giugno 1996, Alessandria, p. 4.