ultraselettivo
(ultra-selettivo), agg. Fortemente selettivo. ◆ «Il fatto è che ormai i grandi acquirenti sono diventati ultraselettivi – spiega Luca Cumani, allenatore italiano in Inghilterra –. I puledri vengono visti, rivisti, sottoposti a radiografie e a ogni tipo di esame. Solo quelli perfetti passano». (Franco Raimondi, Corriere della sera, 14 settembre 2001, p. 47, Sport) • [tit.] Sua Eccellenza, l’Università / In Italia un circuito di scuole superiori, gratuite e ultraselettive, resiste alla crisi del sistema di studi / A Parigi verrà attivato il coordinamento europeo dei super-collegi (Messaggero, 28 gennaio 2004, p. 12, Cronache Italiane) • Spiace assistere all’inabissarsi di esperienze, culture, persone che hanno fatto politica valorosamente e quasi sempre senza alcun tornaconto personale, ma torna d’obbligo ricordare ai teorici delle «due destre» e del «veltrusconismo» che la visione ombelicale del mondo, il volerlo continuamente passare al vaglio del proprio giudizio ultra-selettivo, raramente conduce al governo (e non sarebbe poi un gran guaio), ma soprattutto non conduce a condividere davvero con il resto della società la buona e la cattiva sorte. (Michele Serra, Repubblica, 16 aprile 2008, p. 46, Commenti).
Derivato dall’agg. selettivo con l’aggiunta del prefisso ultra-.