umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti stessi. Che appartiene al periodo dell’umanesimo: scrittura u. (anche sostantivato al femm.: l’umanistica), la scrittura chiara e sobria, modellata su quella romana e carolina, introdotta dai grandi umanisti fiorentini della fine del Trecento in sostituzione di quella gotica, e usata in Italia nel 15° sec. sia in opere letterarie e scientifiche (u. libraria o rotonda) sia in documenti (u. corsiva); per il carattere tipografico u. o sinibaldi, v. sinibaldi. 2. Che riguarda le letterature classiche o ha in esse fondamento: studî u.; dare un indirizzo u. ai proprî studî; o, in genere, che riguarda gli studî letterarî, e anche quelle discipline che hanno per oggetto la conoscenza dell’uomo, del suo pensiero, della sua attività spirituale e del suo comportamento attraverso i tempi: scienze u., facoltà (universitarie) u., le discipline e le facoltà letterarie, storiche, filosofiche, giuridiche, in quanto tradizionalmente distinte per oggetto e metodi dal gruppo delle scienze o facoltà matematiche, fisiche, naturali. In senso più ampio, è riferito a tutto il complesso degli ideali culturali rappresentati dall’umanesimo nella sua più generale accezione. ◆ Avv. umanisticaménte, in modo, in senso umanistico; secondo i principî dell’umanesimo: una cultura, una letteratura umanisticamente intesa.