umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri u., gli uomini (con tono partic., è anche lui un essere u., una creatura meritevole di comprensione e rispetto, ecc.); il genere u., e la specie, la razza u., o anche la società u., il complesso di tutti gli uomini; la natura u., la mente u., lo spirito u.; la condizione u., il fatto d’essere uomo, membro dell’intera umanità, e più in partic. la situazione e il destino dell’uomo nella vita dell’universo. Con riferimento alle apparenze fisiche proprie dell’uomo: Cristo apparve ai discepoli di Emmaus in sembianze u.; divinità, idoli con volto u., in aspetto u.; nel linguaggio polit., socialismo dal volto u., attuato nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di tutti i cittadini, e basato sul consenso popolare; spesso riferito ad animali per sottolineare caratteri fisici e anche psichici simili a quelli dell’uomo: ci sono scimmie che hanno figura e portamento quasi umani; guarda che espressione u. ha quel cane!; un gatto che sembra una creatura u., da come capisce, o che ha un’intelligenza quasi umana. Più genericam., che appartiene agli uomini in quanto tali o riguarda gli uomini, o viene da essi, ecc.: Ove vestigio uman l’arena stampi (Petrarca); trovare tracce di vita u.; i diritti u., i diritti e le libertà fondamentali che devono essere riconosciuti a tutti gli uomini, soprattutto in quanto oggetto di tutela internazionale; la dignità u., le vicende u., ecc. Con riferimento alla vita di relazione: curare i rapporti u.; relazioni u., espressione che, come calco dell’ingl. human relations, è talora usata, spec. nella gestione aziendale, come sinon. di pubbliche relazioni (v. relazione, n. 2); più genericam., di uomini, formato da uomini: catena u., lunga fila di persone che si tengono per mano a scopo dimostrativo o di protesta; scudo u., sistema di difesa che utilizza persone disarmate (talora ostaggi o prigionieri) allo scopo di scoraggiare l’attacco avversario. Con allusione a quanto c’è di limitato fisicamente e moralmente nell’uomo: la limitatezza u., della mente u.; rinunciare ai piaceri u. per la beatitudine eterna; Oh vana gloria de l’u. posse! (Dante); miserie umane!, esclamazione con cui si compatisce e si spregia a un tempo un atto meschino, una piccineria. Con valore di genitivo oggettivo, rispetto u. (soprattutto come espressione in uso nella morale cattolica), eccessivo timore delle opinioni e del giudizio degli altri uomini. 2. estens. a. Che ha i sentimenti proprî dell’uomo o che dovrebbero essere proprî dell’uomo (in confronto alle bestie feroci); equo, affabile, pieno di comprensione, aperto a sentimenti di pietà: non ho mai visto una persona più u. di lui; è un datore di lavoro molto u. con i dipendenti; umano sei, non giusto (Parini); che mostra tali sentimenti; gentile, cortese: col volto atteggiato a un’espressione u., o anche, più brevemente, con volto u.; Li occhi e la fronte con sembiante umano Basciolle (Petrarca). Che è conforme a sentimenti di equità e rispetto: dovete usare modi più u.; non è umano trattare così i proprî sottoposti. b. Naturale nell’uomo, comprensibile e compatibile in un uomo: sono debolezze u.; è umano cedere alla stanchezza; errare è umano. 3. Che riguarda l’uomo (in quanto distinto dagli animali o dalle cose materiali), che ha l’uomo per oggetto: geografia u. (oggi detta preferibilmente geografia antropica); anatomia u.; scienze u., che si occupano dell’uomo e delle sue culture, come la sociologia, l’antropologia culturale, ecc.; ormai ant., u. lettere (traduz. del lat. humanae litterae), la letteratura in senso ampio, gli studî letterarî. 4. Come s. m. con valore neutro, ciò che è umano, che è proprio dell’uomo o che appartiene agli uomini: Io, che al divino da l’umano, A l’etterno dal tempo era venuto (Dante); difficoltà che superano l’umano; urli atroci, che non hanno più nulla di umano. In usi poet., al plur., gli uomini, il genere umano: un’egual forza Sospingeva gli umani (Parini); celeste è questa Corrispondenza d’amorosi sensi, Celeste dote è negli umani (Foscolo). ◆ Avv. umanaménte, secondo la natura umana, considerando le facoltà dell’uomo: ha fatto tutto ciò che era umanamente possibile; rispettosamente, cortesemente, in modo umano, con umanità: trattare umanamente i prigionieri; rivolgersi umanamente a qualcuno; il dottore l’accolse umanamente, con un «venite, figliuolo» (Manzoni).