unguento
unguènto s. m. [dal lat. unguentum, der. di unguĕre, variante di ungĕre «ungere»]. – 1. In chimica farmaceutica, preparazione anidra per uso esterno di consistenza molle, costituita da un eccipiente naturale (gel di idrocarburi come la vaselina e la paraffina, grassi come l’olio di arachide idrogenato e la lanolina, idrogel a base di glicerina) o artificiale (gel a base di poliglicoli o siliconi), nel quale viene disperso o disciolto il medicamento (il termine è sinon. di pomata nel suo sign. più comune): spalmare l’u. sulla parte malata; u. lenitivo; u. antisciatico, antireumatico. Anticam. l’unguento poteva anche essere costituito solo di essenze odorifere, e allora si usava non come medicamento, ma come profumo: la Maddalena unse i piedi di Gesù con u. odoroso; lasciamo stare d’aver le lor celle piene d’alberelli di lattovari e d’unguenti colmi (Boccaccio). 2. fig., ant. o raro. Rimedio (di natura morale): venne la novella che ’l duca d’Angiò era morto; la quale fu un prezioso u. a sanare la mortal piaga della perdita di Arezzo (Sacchetti).