uniforme2
unifórme2 s. f. [uso sostantivato dell’agg. prec., sul modello del fr. (habit) uniforme «(abito) uniforme», per cui fino all’Ottocento la parola è stata usata anche al masch.]. – Particolare foggia di vestire, detta anche divisa, meno comunem. montura, che serve a distinguere chi la indossa indicandone l’appartenenza a una determinata categoria e a un dato corpo, e anche, eventualmente, il grado e la funzione che egli riveste all’interno di quel corpo: l’u. militare, o delle forze armate, e, con ulteriori distinzioni, l’u. dell’esercito (l’u. dei bersaglieri, dei carabinieri, ecc.), l’u. della marina militare, l’u. dell’aviazione; u. di servizio o ordinaria; u. invernale, estiva; alta u. (meno com. grande u.), con caratteristiche speciali, indossata in particolari cerimonie e circostanze: un picchetto d’onore di corazzieri in alta u.; riferito a corpi militarizzati o speciali: l’u. degli agenti di pubblica sicurezza, dei vigili urbani, dei vigili del fuoco; e a categorie civili, a comunità e associazioni: u. diplomatica; l’u. dei ferrovieri; collegiali in uniforme. Un esempio di uso al masch., che, dall’Ottocento in poi, diventa letter. e sempre più raro: le sentinelle ... vi stavano davanti a piè fermo e in u. gallonato (Rosso di San Secondo).