unisono
unìsono agg. e s. m. [dal lat. tardo unisŏnus, comp. di uni- e sonus «suono»]. – 1. Di suoni simultanei e di uguale altezza: voci u.; un canto u.; talora riferito anche alle fonti del suono: due violini u.; tuono Folgoreggiante d’unisone Squadre (Pascoli). In musica è più usato come s. m., nella locuz. all’u., per indicare l’effetto di due o più suoni di uguale altezza, anche se di diverso timbro, uditi simultaneamente: cantare, suonare all’u., quando tutte le voci o gli strumenti eseguono simultaneamente la stessa melodia a uguale altezza o anche (ma impropriamente) all’ottava; per estens., canone o imitazione all’u., composizione, o parte di essa, in cui le voci ripetono l’una dopo l’altra e alla medesima altezza un certo tema esposto dalla prima voce. 2. fig. Concorde, conforme: il mio modo di pensare è u. al tuo; le loro risposte furono u., concordanti tra loro. Anche come s. m.: già alle prime parole che scambiammo sentii qualche stonatura, ma la stonatura è la via all’u. (Svevo); com. soprattutto nella locuz. all’u., concordemente, in piena armonia: agire, operare all’unisono.