uralico
uràlico agg. (pl. m. -ci). – Degli Urali (russo Ural), importante sistema montuoso che limita a est la pianura russa e segna per convenzione un lungo tratto del confine tra Europa e Asia: la catena u.; corrugamento u., in geologia, il corrugamento che diede origine, alla fine del periodo permiano, alla catena degli Urali. In antropologia fisica, razza u., razza umana localizzata ai due lati della parte settentr. della catena degli Urali, con caratteri che la collegano alle forme arcaiche degli europoidi; il tipo uralico, rappresentato nella popolazione vogula e ostiaca e in quella tatara, è di piccola statura, cranio lungo e basso, faccia larga, spesso prognata e con zigomi sporgenti, pelle di colorito bruno chiaro, capelli bruno-castani o anche biondi, lisci o ondulati. La famiglia linguistica u. (o uralico s. m.), in alcune classificazioni collegata al iucaghiro (u.-iucaghiro), si divide in due grandi rami, l’ugro-finnico e il samoiedo. V. anche uralo-altaico.