urina
(o orina) s. f. [lat. urīna, affine al gr. οὖρον «urina»]. – In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale mezzo attraverso il quale l’organismo si libera dalle scorie del metabolismo endogeno; si presenta normalmente come un liquido limpido giallognolo, di odore penetrante, talora lievemente aromatico, a reazione variabile in condizioni fisiologiche (acida nelle ore notturne, alcalina dopo alimentazione mista) o patologiche (acida negli stati febbrili o di disidratazione, alcalina nelle infezioni delle vie urinarie e dopo vomito profuso), che contiene componenti inorganici (ioni sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, fosfati, solfati, ecc.) e organici (urea, acido urico, aminoacidi, acido ossalico, ecc.). Nell’uso com. è adoperato talvolta il plur., senza sostanziale differenza dal sing.: esame delle u., serie di analisi che mirano a rilevare i caratteri fisici (colore, densità), chimici (presenza dei componenti suddetti) e microscopici (sedimento) delle urine; trovare nelle u. tracce di ossalati.