usciale
s. m. [der. di uscio]. – 1. non com. Grande porta d’ingresso o divisoria tra due stanze o ambienti, solitamente a vetri: si vedeva, al di là dell’ingresso con l’impiantito lustro alla veneziana, l’u. tutto grande coi vetri colorati (B. Cicognani); un vetro rotto della finestra a usciale che dava su una specie di ballatojo (Pirandello). 2. ant. Apertura della fornace, nel lato opposto alla bocca, per l’introduzione e l’estrazione del materiale. ◆ Accr. uscialóne (solo nel sign. 1), proprio dell’uso tosc.: finestre a uscialone, come diciamo comunemente a Firenze (E. Cecchi).