usciere1
uscière1 (raro uscère) s. m. (f. -a, non com.) [der. di uscio]. – 1. ant. Portiere, addetto alla pulizia e alla vigilanza negli stabili adibiti ad abitazione. 2. a. Impiegato d’ordine che negli uffici sta nell’anticamera o nel corridoio per indirizzare e accompagnare il pubblico e annunciarlo ai funzionarî, e svolge inoltre funzioni d’inserviente: nel pubblico impiego è una delle qualifiche della carriera del personale ausiliario. Con uso più generico, la parola designa impropriamente ogni grado del personale ausiliario dello stato, suddiviso secondo le seguenti qualifiche: commessi capi, commessi, uscieri capi, uscieri, agenti tecnici, inservienti. b. Denominazione degli ausiliarî dell’ordine giudiziario usata fino al 1902 e da allora sostituita con ufficiale giudiziario (mentre per gli uffici di conciliazione è stata usata fino al 1957, e sostituita da allora con messo di conciliazione).