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uscio

Sinonimi e Contrari (2003)
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uscio /'uʃo/ s. m. [lat. ōstium "porta, entrata", lat. tardo ūstium, affine a os oris "bocca, apertura"]. - 1. [spec. in Toscana, apertura che permette di entrare o uscire da un'abitazione: l'u. di casa; affacciarsi all'u.] ≈ porta, portone. ‖ entrata, ingresso, soglia, uscita. ● Espressioni (con uso fig.): infilare (o prendere) l'uscio (di casa) → □; mettere all'uscio [allontanare dalla propria presenza] ≈ allontanare, cacciare, estromettere, mandare via, mettere alla porta, scacciare. 2. (fig., poet.) [luogo attraverso il quale passa qualcosa per uscire: aperta la via per gli occhi al core, Che di lagrime son fatti u. e varco (F. Petrarca)] ≈ passaggio, uscita, varco. □ infilare (o prendere) l'uscio (di casa) [andare via di soppiatto] ≈ (fam.) darsela a gambe, filarsela, (non com.) sbiettare, (non com.) sbucciarsela, (fam.) squagliarsela, (fam.) svignarsela, (fam.) tagliare la corda, (gerg.) telare. ↓ andarsene, defilarsi.

Vocabolario
ùscio
uscio ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta...
usciata
usciata s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno....
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