uscire
1. MAPPA Il verbo USCIRE significa, nel suo significato più generale, andare o venire fuori da un luogo o da un ambiente (u. di casa, dall’ufficio; u. da Roma, dall’Italia; u. di prigione; u. dalla porta di servizio; u. in giardino). 2. In particolare, quando il soggetto è una persona, può significare andare fuori di casa, specialmente per svago, divertimento e così via (esco col mio ragazzo; il sabato sera usciamo sempre), 3. distaccarsi da un gruppo di persone (u. dalla calca, da una conferenza), 4. distaccarsi da una determinata condizione fisica, psicologica o esistenziale (u. da una malattia; u. dall’incertezza), 5. liberarsi da una situazione rischiosa o pesante da sopportare (u. illeso da un incidente; non riesco a u. da questo guaio) 6. oppure venire o provenire, con riferimento alle origini familiari o culturali (esce da una famiglia contadina). 7. Quando il soggetto è una cosa, invece, uscire significa andare o venire fuori da un luogo chiuso, un ambiente, un recipiente ecc. (gli esce il sangue dal naso; il fumo esce dal camino), 8. essere una conseguenza o un risultato di qualcosa (da quello scampolo più di una camicetta non esce) 9. oppure essere messo in vendita o venire pubblicato (è uscito il nuovo modello di lavatrice; esce un suo nuovo romanzo). 10. Con riferimento a una strada o un corso d’acqua, uscire significa sboccare, sfociare (l’Arno esce nel Tirreno).
Parole, espressioni e modi di dire
entrare da un orecchio e uscire dall’altro
uscire dagli occhi
uscire dai binari
uscire dai gangheri
uscire dal gregge
uscire dalle orecchie
uscire dal seminato
uscire di bocca
uscire di carreggiata
uscire di mente
uscire di cervello, di sé, di senno, di testa
uscire di scena
uscire per il rotto della cuffia
Citazione
Intanto il combattimento s’inferociva sempre più, quand’ecco che un grosso granchio, che era uscito fuori dall’acqua e s’era adagio adagio arrampicato fin sulla spiaggia, gridò con una vociaccia di trombone infreddato.
Carlo Collodi,
Pinocchio
Vedi anche Movimento, Porta