ustilaginali
s. m. pl. [lat. scient. Ustilaginales, dal nome del genere Ustilago: v. la voce prec.]. – Ordine di funghi basidiomiceti, parassiti di angiosperme coltivate e spontanee, spec. di graminacee e ciperacee; l’infezione si evidenzia in particolare sugli ovarî e sulle antere per la produzione di spore durevoli, le ustilagospore, riunite in ammassi più o meno grandi, nerastri e polverulenti, da cui il nome di carboni dato a questi funghi. Il ciclo delle ustilaginali comprende una fase aploide durante la quale il fungo vive come saprobio nel suolo, e una fase dicariotica corrispondente alla vita parassitaria: la prima ha inizio con la germinazione delle ustilagospore che, dopo il periodo di riposo invernale, germinano producendo un basidio settato dal quale si sviluppano le basidiospore aploidi, dette anche sporidî; la plasmogamia tra basidiospore di sesso diverso porta alla formazione del micelio dicariotico che vive come parassita nei tessuti della pianta ospite, producendo le ustilagospore. L’ordine comprende poche famiglie, tra cui le ustilaginacee e le tilletiacee, con una cinquantina di generi e un migliaio di specie.