usurocrazia
s. f. (spreg.) Il potere delle banche di applicare tassi d’interesse paragonabili a quelli esercitati da chi pratica l’usura. ◆ Non faranno ovviamente eccezione gli Usa, che nonostante l’indipendenza dalla madrepatria proclamata con la famosa dichiarazione del 4 luglio 1776, saranno sempre soggetti all’usurocrazia monetaria della Federal Reserve, divenendo ben presto il braccio armato del liberismo mondialista. (Pino Biamonte, Rinascita.eu, 15 settembre 2010, Analisi) • Pound era un grande poeta. E purtroppo, con le sue polemiche sull’usurocrazia delle banche a suo avviso pervase di «spirito giudaico», non esente da un antisemitismo imperdonabile. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 15 gennaio 2012, La Lettura, p. 5).
Composto dal s. f. usura con l’aggiunta del confisso -crazia.