usurpare
uṡurpare v. tr. [dal lat. usurpare «usare (pretendere, appropriarsi) illegalmente», comp. (con mutamento di coniug.) di usu rapĕre, propr. «prendere possesso con l’uso»]. – 1. Appropriarsi, far proprio con la violenza o con la frode ciò che spetta legittimamente ad altri: u. il possesso di beni; u. un patrimonio; u. un trono, il potere. Per estens., ricoprire indegnamente un ufficio, fregiarsi indegnamente di un titolo: tu usurpi la tua carica!; Quelli ch’usurpa in terra il luogo mio (Dante, introducendo a parlare san Pietro e alludendo alla corruzione della curia romana); u. il titolo di principe, il nome di poeta, la fama di grande artista. 2. Come latinismo raro e ant., usare, adoperare, detto spec. di vocaboli: la parola è stata usurpata anche con questo significato; u. una voce in senso metaforico. ◆ Part. pass. uṡurpato, anche come agg.: trono usurpato, corona usurpata; onori usurpati; estens., una fama usurpata, immeritata, che è ottenuta senza effettivo merito.