valutare
v. tr. [der. di valuta] (io valùto o, più com., ma meno corretto, io vàluto, ecc.). – 1. a. Determinare il valore commerciale di un bene esprimendolo in moneta, assegnare a un oggetto il valore di mercato, o quello che si ritiene giusto o conveniente: il terreno è stato valutato oltre o sui trecentomila euro; l’orefice mi valutò l’anello tremila euro. Nel senso fig. di stima morale o considerazione d’altro genere: non ha saputo v. abbastanza l’onore che gli è stato fatto; tu lo valuti troppo (o troppo poco) quell’uomo; occorre v. realisticamente la potenza del nemico, la gravità del pericolo, ecc. b. Stimare o calcolare approssimativamente: il danno fu valutato, allora, in centinaia di euro; si valutava che i nemici avessero in campo duecentomila uomini; v. a occhio e croce una distanza. 2. Tenere conto ai fini di un calcolo complessivo, o ai fini di un giudizio di merito, di una classifica o graduatoria, ecc.: valutando gli anticipi ricevuti, il suo credito rimane di 75 mila euro; tenere in considerazione: bisogna v. ogni più piccolo indizio.