vampa
s. f. [der. di vampo]. – 1. Grande fiamma: le v. dell’incendio si alzavano a lambire il tetto; aria infuocata che proviene da materiali ardenti o in genere da sorgenti di intenso calore: le v. della fornace; la v. del sole. In artiglieria, v. di bocca, la fiammata che si sprigiona dalla bocca di un pezzo all’uscita del proietto. 2. fig. a. Vampa, vampe al viso, manifestazione vasomotoria consistente in una temporanea dilatazione dei vasi sanguigni nella regione del volto con conseguente arrossamento di esso: è manifestazione di ordine neurovegetativo tipica della menopausa, ma si manifesta anche come conseguenza di fattori emotivi o disturbi nervosi. b. Sentimento o impulso sentimentale ardente, incoercibile: le v. dell’amore, della passione; mia donna «Manda fuor la vampa Del tuo disio», mi disse (Dante); provare grandi v. di gelosia (Pavese).