vampo
s. m. [lat. vapor (-oris) «vapore, vampa, calore», incrociato con lampo], ant. e letter. – Vampa, intenso calore o splendore di fiamma, di cose ardenti: In questo mezzo sopra loro apparse Un v. che parea di fuoco fosse (Pulci); fra le macerie ancor calde del v. canicolare (D’Annunzio); far vampo, mandare vivida luce: fe’ lo scudo vampo (Ariosto). In partic., menare vampo, infuriarsi, infierire, mostrarsi pieno d’ardore: Ulivieri era già venuto al campo E con la lancia menava gran v. (Pulci); si ribellò, e menò un v. terribile per le arcadiche provincie (Baretti); con altro senso, menar vanto, inorgoglirsi: or puoi Menar gran v., Ettorre, or che ti diero Di mia morte la palma Apollo e Giove (V. Monti).