vapore /va'pore/ s. m. [lat. vapor -ōris "esalazione"]. - 1. a. (chim., fis.) [stato aeriforme di una sostanza, cui si perviene sia dallo stato liquido per evaporazione o ebollizione, sia dallo stato solido per sublimazione: v. d'etere, di mercurio, di zolfo] ≈ Ⓖ (fam.) fumo. ‖ gas. b. [prodotto dell'evaporazione o ebollizione dell'acqua: la cucina è piena di v.] ≈ vapore acqueo. ● Espressioni: locomotiva a vapore [locomotiva che sfrutta l'energia termica del vapore acqueo] ≈ vaporiera. ▲ Locuz. prep.: fig., scherz., a tutto vapore [con grande celerità: procedere a tutto v.] ≈ (fam.) a tutta birra, a tutta velocità, a tutto gas. ↑ (fam.) a rotta di collo. ↔ adagio, lentamente, piano. ↑ (fam.) a passo di lumaca. 2. a. [spec. al plur., ammasso di microscopiche gocce che si forma per condensazione in prossimità del suolo o della superficie dell'acqua, provocando diminuzione della visibilità: sopra il lago, si vedeva una cortina di v. spessi] ≈ bruma, foschia, nebbia. ‖ caligine. b. [spec. al plur., prodotto gassoso della combustione, che si leva sotto forma di nuvola grigia: i v. dell'incenso] ≈ fumo. c. [spec. al plur., sostanza aeriforme emanata da una fonte: v. mefitici] ≈ emanazione, esalazione, gas. d. (fig.) [al plur., effetti prodotti dall'alcol sul cervello: v. del vino] ≈ fumi. 3. (poet.) [fonte di luce e di calore originata dalla combustione di una sostanza: ei provide a scalpitar lo suolo Con le sue schiere, acciò che lo v. Mei si stingeva, mentre ch'era solo (Dante)] ≈ fiamma.