variante Kappa
(Variante Kappa; per ellissi, Kappa) loc. s.le f. Mutazione del coronavirus SARS-CoV-2 emersa in India. ♦ La prevalenza di altre varianti del virus Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica è <1% nel nostro paese, ad eccezione della variante Eta (lignaggio B.1.525, 1,19%). Casi associati a varianti Kappa e Delta (lignaggio B.1.617.1/2) sono al momento rari, tuttavia il Ministero segnala un recente aumento nella frequenza di queste segnalazioni sul territorio nazionale, in particolare di focolai dovuti alla variante Delta. (Quotidiano Sanità.it, 28 giugno 2021, Covid) • Si definisce "variante di interesse" una variante potenzialmente pericolosa, con delle mutazioni che possono rendere il virus più resistente ai vaccini o più contagioso. Altre varianti di interesse sono la Eta (individuata per la prima volta in diversi Paesi nel dicembre 2020), la Iota (USA, novembre 2020), la Kappa (India, ottobre 2020) e la Lambda (Perù, dicembre 2020). Se la Mu dovesse diventare più pericolosa e iniziare a diffondersi più di altre varianti come la Delta, allora potrebbe passare alla successiva classificazione di "variante preoccupante" (variant of concern, V.O.C.), categoria nella quale attualmente si trovano le varianti Alpha (Regno Unito, settembre 2020), Beta (Sudafrica, maggio 2020), Gamma (Brasile, novembre 2020) e Delta (India, ottobre 2020). (Chiara Guzzonato, Focus.it, 17 settembre 2021) • Fu più facile alla seconda variante indiana diventare Kappa, alla variante brasiliana Gamma, alla prima variante sudafricana Beta. E fu subito Theta quella filippina. Nominare non è mai un atto neutrale e fu sublimale e indicibile il compiacimento dell'Europa offesa dalla Brexit nel dare alla paura il nome di "variante inglese". (Francesco Merlo, Repubblica.it, 29 novembre 2021, Podcast).
Composto dal s. f. variante e dal s. m. kappa, che, nel linguaggio scientifico, indica la posizione assunta da un singolo costituente o gruppo o classe di una serie omonima all’interno di un ordine stabilito in base a criteri vari.