varieganza
s. f. La proprietà di essere costituito da elementi tra loro differenti, variati, di essere connotato da caratteri, toni, colori o sfumature diversi; l’assortimento di vari elementi. ◆ [Paolo] Bonolis continua a usare neologismi per osannare alle sue stesse scelte; ha usato la parola «varieganza» per dire che c’è musica di ogni tipo. (Pietro Gargano, Mattino, 3 marzo 2005, p. 21, Spettacoli) • Un Bonolis che è stato preso di mira nelle serate radiofoniche su Radiodue. Tanto che da ieri alcuni cantanti hanno tentato di pronunciare sul palco la parola «varieganza», riprendendo un neologismo del conduttore, un tormentone rilanciato dai tre della Gialappa’s. (A[ntonio] Dip[ollina], Repubblica, 5 marzo 2005, p. 52, Spettacoli).
Derivato dal v. tr. variegare con l’aggiunta del suffisso -anza.