VARIETÀ
1. La VARIETÀ è la qualità di ciò che è vario, cioè che cambia negli elementi che lo compongono, negli aspetti che via via prende o in altri elementi interni (la v. del paesaggio veneto, delle coste liguri; la v. di stile di uno scrittore, di un artista; a me nel cibo piace la v.); 2. MAPPA la varietà può anche essere riferita a più cose diverse tra loro (la grande v. dei vini italiani; la v. dei metri usati da Carducci; v. di opinioni, di gusti; artista, studioso notevole per la v. dei suoi interessi; una trattoria che ha scarsa v. di piatti; la v. dei fiori di un giardino; la prodigiosa v. di temi nella musica mozartiana). 3. MAPPA Con valore concreto, la qualità della varietà si riferisce a ogni singolo oggetto, individuo o gruppo che si distingue da altri per alcuni caratteri particolari (ci sono molte v. di quarzo; una v. più pregiata, più economica; una v. bellissima di rose, di garofani). 4. In linguistica, la varietà è l’insieme delle manifestazioni concrete di una lingua dal punto di vista geografico, storico, sociologico o comunicativo (la v. meridionale dell’italiano); 5. in botanica e zoologia, infine, è un gruppo di individui inferiore alla sottospecie.
Citazione
In quell’osteria era incessante il fracassìo di chi andava e veniva, dei tanti che parlavano, dei camerieri che servivano e gridavano; a tutti i tavolini, pur fra tanta varietà di discorsi, campeggiava sempre il tema unico della patria in pericolo. A una tavola stavano il colonnello Belluzzi e il colonnello Morandi, mio amico. Sedeva con loro un uomo tra i quarantacinque e i cinquant’anni, in abito nero. La figura di lui, le pose, il piglio erano giovanili ancora; ma i capelli prolissi erano sparsi di striscie canute, la fronte solcata da rughe, l’occhio, sebben di linee grandiose e pure, era patito e stanco.
Giuseppe Rovani,
Cento anni
Vedi anche Cambiare, Classe, Spettacolo, Tipo, Variare