vascello
vascèllo s. m. [lat. tardo vascĕllum, dim. di vascŭlum, che a sua volta è dim. di vas «vaso»]. – 1. Grande unità velica da battaglia costruita dapprima in Olanda verso la fine del ’500 e poi diffusa e perfezionata in Inghilterra, Francia, Spagna, ecc., fino all’avvento degli scafi di ferro e della propulsione a vapore: attrezzata con tre alberi verticali con vele quadre e bompresso con fiocchi, aveva scafo di legno a doppio fasciame, generalmente con tre ponti, ciascuno dei quali portava una batteria di cannoni (complessivamente fino a 120), giungendo a dislocare, nei tipi più grandi, anche oltre 5000 tonnellate. Del nome rimane traccia anche attualmente nei gradi della marina militare sottotenente, tenente e capitano di vascello, che, oltre agli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore, sono riferiti, dal 1973, anche a ufficiali dei corpi tecnici (in quest’ultimo caso è d’obbligo la specificazione del Corpo di appartenenza: ... del Genio Navale, ... delle Armi Navali, ecc.), e inoltre nella denominazione v. fantasma di un leggendario vascello che vagava per i mari senza equipaggio o con un equipaggio di morti (v. olandese, n. 2). 2. Sinon. di maona1 (o palischermo d’entrata), come imbarcazione in uso nelle tonnare.