vasto1
vasto1 agg. [dal lat. vastus «vuoto, spopolato, deserto», affine a vanus «vuoto»]. – Di assai grande estensione; che occupa una superficie (meno com., che ha una capacità) assai ampia: un v. territorio; le v. praterie dell’Ovest degli Stati Uniti; v. possedimenti; vastissimi oceani; una v. spelonca, una v. sala; ant. e raro, e meno proprio, col sign. generico di «grande»: una vorago ..., che tre volte I v. flutti rigirando assorbe (Caro); gli elefanti ... troppo v. in relazione alle formiche (Galilei). Frequente l’uso fig., con riferimento a un’estensione più astratta: v. solitudine, v. silenzio, v. quiete; di lontano per lo v. buio I cani rispondevano ululando (Parini); sono progetti troppo vasti per le sue possibilità; l’argomento da trattare è assai v.; ha un vastissimo campo d’esperienze; uomo di v. ingegno, di v. erudizione. In senso ora proprio, ora fig., la locuz. agg. di v. proporzioni, con riguardo ora all’estensione spaziale, ora all’entità o alla gravità degli effetti: un incendio, un conflitto, un disastro di v. proporzioni; e la locuz. avv. su v. scala (calco del fr. sur vaste échelle), in grandi proporzioni, con sviluppo assai ampio: impiantare un’industria, fare degli esperimenti, introdurre riforme, ecc., su v. scala. ◆ Avv. (poco com.) vastaménte, con notevole vastità o ampiezza: opinioni vastamente diffuse.