vecchiettitudine
s. f. (iron.) La condizione di chi è molto avanti con gli anni, ma ancora coinvolto nella vita attiva. ◆ ognuno può constatare con i propri occhi che a partire dal presidente della Repubblica [Giorgio] Napolitano (82 anni a giugno) i protagonisti e i comprimari dell’attuale e difficile passaggio politico non soltanto sono tutti vecchi, o anziani, se preferiscono; ma certo sono sempre e disperatamente gli stessi. […] Nell’era post-ideologica della bio-politica, là dove i modelli d’autorità si applicano non più alla «polis», ma alla vita nuda della casa, della famiglia e della tribù, la «vecchiettitudine» (sintomatico neologismo del «Foglio») fa un po’ ridere e un po’ piangere, come succede spesso in Italia. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 23 febbraio 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. vecchietto con l’aggiunta del suffisso -itudine.