veggente
veggènte agg. e s. m. e f. [propr. part. pres. di vedere, rifatto secondo le forme del pres. veggio, veggiamo]. – 1. ant. Che vede, vedente; in funzione participiale non è più d’uso corrente: v. il popolo; dinanzi a me v.; a occhi v., alla presenza di ...; le mise in mano questi dugento fiorin d’oro, veggente il suo compagno (Boccaccio). 2. s. m. e f., fig. Chi è in grado di vedere il futuro, profeta, usato per lo più in ambito letter. e comunque avvertito come voce dotta: Calcante alzossi, De’ veggenti il più saggio, a cui le cose Eran conte che fur, sono e saranno (V. Monti); Di chi parli, o Veggente di Giuda? (Manzoni); anche, titolo di chiromanti, cartomanti e altri che esercitano arti divinatorie (cfr. chiaroveggente): consultare un v., una v.; il famoso v., la celebre v. (seguito dal nome).