velario
velàrio s. m. [dal lat. velarium, der. di velum «velo»]. – 1. Tendaggio che veniva steso sui teatri e gli anfiteatri romani per riparare dal sole: era formato da varî spicchi di tela di lino, colorati, scorrevoli su anelli. 2. Nell’uso moderno, tendaggio fisso o mobile che si usa in varî tipi di edifici per scopi diversi. Nella terminologia teatrale, il termine è usato sia come sinon. non com. di sipario sia per indicare altri cortinaggi facenti parte della scena; analogam., in sale per spettacoli, concerti, conferenze, indica un tendaggio o un telo di vario tipo che ha la funzione di delimitare, secondo i bisogni, il palco sul quale si svolge la manifestazione; il nome di estende anche a diaframmi di stoffa, fissi o mobili, con i quali si regola il flusso luminoso proveniente da vetrate e in partic., spec. in musei e gallerie d’arte, da lucernarî aperti nel tetto, nel qual caso il velario costituisce il soffitto trasparente delle sale. 3. In zoologia, l’orlo dell’ombrella delle cubomeduse, simile per forma, ma anatomicamente non identico, al velo delle meduse craspedote; con lo stesso sign. si usa spesso anche la forma lat. scient. velarium.