velinismo
s. m. (iron.) Il fenomeno delle veline televisive, i loro comportamenti e atteggiamenti tipici. ◆ Del resto, come ha scritto ieri Angelo Panebianco, la scuola dell’obbligo sforna troppe «persone prive di reale interesse e vocazione per lo studio». Meglio tentare la fortuna in tv con corsi accelerati, meglio la scuola di velinismo. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 11 settembre 2001, p. 21, Cronache) • E non osando nessuna rete nazionalberlusconista trasmettere la diretta, per non esagerare in velinismo, pochi fortunati hanno potuto seguirla su Skynews 24, (Natalia Aspesi, Repubblica, 26 settembre 2003, p. 30, Cronaca) • L’impegno di molti hollywoodiani presenti a Denver [alla convention del Partito Democratico statunitense], specie quelli venuti sotto l’egida della Creative Coalition, coalizione che lavora per la libertà di espressione creativa, non ha impedito che la notte di Denver fosse colorata anche da fenomeni di frivolezza. Come la soirée Obama Girl, la ragazza che i video distribuiti su Youtube hanno reso in pochi mesi uno dei fenomeni più cliccati su internet. Qui ha presentato il suo ultimo clip (ce ne sono ormai più di venti) intitolato I’ve got a crush on Obama (ho preso una cotta per [Barack] Obama) per portare a Denver una ventata di quasi velinismo, o a seconda dei punti di vista, un po’ di erotismo nella seriosa macchina politica americana, fatto sta che la fila della gente venuta a farsi firmare l’autografo era fra le più lunghe della città. (Luca Celada, Manifesto, 29 agosto 2008, p. 3, Contropiano).
Derivato dal s. f. velina con l’aggiunta del suffisso -ismo.