veltroneggiare
v. intr. (iron.) Comportarsi secondo i modi e gli atteggiamenti tipici di Walter Veltroni. ◆ È un fatto però che [Massimo] D’Alema da anni cerca di snidare Veltroni. Gli chiede di esplicitare eventuali contrasti. Di fare una battaglia aperta nel partito. E Veltroni gli risponde da anni veltroneggiando (non lo chiamano forse, e lui se ne adonta assai, il Forlani della sinistra?), evitando la battaglia campale, dicendo che mai e poi mai parteciperà al gioco al massacro con «Massimo». (Pierluigi Battista, Stampa, 17 luglio 1998, p. 3) • Ex nuora di Audrey Hepburn, seguace del Dalai Lama, candidata con Milly Moratti Marina Spadafora, la stilista che vuole portare il Tibet a Milano. Crede nel Papa e nella reincarnazione. Voleva sposarsi in chiesa ma l’ha fatto in Tibet. Tiene in salotto Buddha birmani e Vergini della Guadalupa. Veltroneggia un po’ fra Gandhi e Martin Luther King. (Francesco Battistini, Corriere della sera, 20 aprile 2001, p. 48) • Su La7, la domenica sera, è un triplo salto carpiato, visto che stavolta si va in diretta con il bello, e il brutto, che ne consegue. Infatti si chiama «Crozza Italia Live» e domenica è piombato in piene Primarie del Pd sfruttandone le potenzialità: ma le Primarie non le fanno ogni domenica (purtroppo, forse). [Maurizio] Crozza ha veltroneggiato lanciando la gag del «ma anche» riferita al nuovo segretario – siamo con i lavoratori sfruttati «ma anche» con i padroni che li sfruttano, siamo per la doccia ma anche per la vasca da bagno, etc. (Antonio Dipollina, Repubblica, 16 ottobre 2007, p. 61, Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Walter) Veltroni con l’aggiunta del suffisso -eggiare.
Già attestato nella Stampa dell’11 novembre 1995, Tuttolibri, p. 4 (Luciano Genta).